[…] Il mercoledì delle Ceneri ci confessarono bene o male che la festa era ormai finita e ormai lontano il carnevale e proclamarono penitenza e in giro andarono col cilicio ruttando austeri: “Ci vuol pazienza! Siempre adelante ma con juicio!” E fecero voti con faccia scaltra a Nostra Signora dell’ Ipocrisia perchè una mano lavasse l’ altra, tutti colpevoli e così sia! E minacciosi ed un po’ pregando, incenso sparsero al loro Dio, sempre accusando, sempre cercando il responsabile, non certo io… […]
[…] La tesi fondamentale di Giordano Bruno si può riassumere nel motto “tutte le cose hanno un’anima”.
Tale affermazione è il frutto di considerazioni neoplatoniche portate alle estreme conseguenze: se il principio che muove ogni cosa è lo spirito, in veste di “nocchiere della nave”, ovvero di guida che dà l’intelligenza ai corpi, allora ogni ente terreno, sia esso animale, vegetale o minerale è dotato di questo spirito, di questa intelligenza, in varia misura rispetto alla consapevolezza che compete a ciascun ente (l’uomo è più consapevole del proprio spirito rispetto agli animali, gli animali ne sono più consapevoli rispetto ai vegetali, i vegetali lo sono più dei minerali).
Le affermazioni di Bruno traggono forza proprio dalla constatazione spiritualista che il principio che rende le cose vive non può essere generato solamente da fattori fisico-meccanici, ma mostra invece l‘evidenza di un’intelligenza sottesa alle cose, per cui esse sono in un certo modo e si relazionano tra loro secondo un preciso ordine naturale che rappresenta lo stesso principio divino.
Le cose non sono animate solo per il fatto di essere vive e in movimento, ma lo sono anche e soprattutto per avere in sé quel principio strutturale intrinseco che permette loro di acquisire una certa forma e non un’altra.
Questo principio strutturale di tutte le cose è l’anima divina che si palesa nella materia (l’anima plasma la materia eterna e le dà una forma finita e terrena). La materia è incorruttibile e indistruttibile, come del resto l’anima, e quest’anima interviene dando una forma sempre diversa alla stessa materia. Il mutamento nel mondo è allora il mutamento delle forme, mentre lo spirito che le anima rimane fermo a plasmare le cose secondo la propria intelligenza.
Questo processo è simile a quello che Platone attribuisce al Demiurgo(che nella filosofia platonica rappresenta il mediatore tra il mondo delle idee e la materia, dualismo altrimenti inscindibile. Il demiurgo è l’intelligenza che progetta il mondo, avendo le idee a modello e la materia come strumento).
Questa visione di un mondo animato dalla presenza del principio divino nella materia organica come in quella inorganica è molto prossima al panteismo: Dio è in ogni cosa come principio vitale, nella pietra come negli uomini, l’intera natura è un grande organismo unitario il quale è esso stesso intelligenza divina […].
[…] Da tutti gli imbecilli d’ ogni razza e colore,
dai sacri sanfedisti e da quel loro odore,
dai pazzi giacobini e dal loro bruciore,
da visionari e martiri dell’ odio e del terrore,
da chi ti paradisa dicendo “è per amore”,
dai manichei che ti urlano “o con noi o traditore!”,
libera, libera, libera, libera nos Domine!
Dai poveri di spirito e dagli intolleranti, da falsi intellettuali, giornalisti ignoranti, da eroi, navigatori, profeti, vati, santi, dai sicuri di sé, presuntuosi e arroganti, dal cinismo di molti, dalle voglie di tanti, dall’egoismo sdrucciolo che abbiamo tutti quanti, libera, libera, libera, libera nos Domine! […]
Questo Blog, senza scopo di lucro, utilizza un semplice account online gratuito di Wordpress. L’autore non ha alcun controllo e responsabilità per eventuali banner pubblicitari e cookie. Tutte le fotografie contenute in questo Blog con la dicitura Antonino Cuzzola, sono di proprietà di Antonino Cuzzola, è vietato ogni utilizzo delle stesse senza espressa autorizzazione.